Fin dai primi decenni dell’800, le Farmacie hanno sostituito i medici nella preparazione dei rimedi omeopatici (per lo più in globuli). I piccoli flaconi erano spesso riuniti in contenitori che ne facilitavano la conservazione o il trasporto. Gli stessi medici omeopatici ne erano frequentemente provvisti nelle loro visite domiciliari. In alcuni casi i contenitori riunivano i farmaci utilizzati per una specifica patologia (colera, febbre tifoidea). Le Aziende Farmaceutiche, quali Schawbe e Boericke & Tafel, continuarono ad affiancare alla vendita dei singoli rimedi quella di contenitori di varie grandezze e tipologie (in legno o in pelle). All’interno venivano talvolta allegate piccole materie mediche semplificate per uso familiare.
La collezione del Museo, che comprende oltre 100 contenitori prodotti in Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia, dal primo ‘800 alla metà del ‘900, costituisce la raccolta più importante tra quelle note. Tra questi un raro case in mogano destinato alla Zarina Alessandra, moglie di Nicola II di Russia, contenente rimedi omeopatici per inalazione.
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